Lavori edili e di impiantistica per il nuovo angiografo dell’azienda ospedaliera di Padova

INCARICO: LAVORI DI NATURA EDILE E IMPIANTISTICA PER L’INSTALLAZIONE DI UN NUOVO ANGIOGRAFO PRESSO L’EMODINAMICA DEL REPARTO DI CARDIOLOGIA DELL’AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA

COMMITTENTE: AZIENDA OSPEDALE – UNIVERSITÀ DI PADOVA

Il progetto riguarda la riqualificazione della Sala Chirurgica 3 situata al piano terra dell’Ospedale di Padova, all’interno del reparto di Emodinamica/Cardiologia – atta ad ospitare un nuovo angiografo (macchinario medico specifico per effettuare l’angiografia, esame di radiologia).

A partire dall’esigenza riportata dalla Direzione Sanitaria di ammodernare la strumentazione utile alla diagnostica e vagliate molteplici alternative e soluzioni tecniche, si è scelto di intervenire sulla Sala Chirurgica 3, sita al piano terra del reparto di Emodinamica. Questo spazio è stato quindi predisposto per ospitare il nuovo angiografo e relativo lettino. La committenza, con il presente progetto, intende realizzare un migliore e ottimale layout distributivo in grado di assolvere e garantire i requisiti specifici per questo tipo di macchinario, mantenendo sempre validi quelli legati alla prevenzione incendi, all’eliminazione di barriere architettoniche e al comfort/benessere interno.

Il progetto proposto, studiato a partire da un’attenta analisi del contesto in cui è inserito e delle esigenze espresse dalla committenza, prefigura uno scenario che, seguendo i criteri di organizzazione sanitaria e di efficiente e appropriata erogazione dei servizi, individua in modo razionale e lungimirante la configurazione della nuova Sala Angiografo. Il risultato ottenuto è una struttura dinamica e flessibile, in grado di accompagnare e di favorire l’evoluzione alla base dello sviluppo di un moderno edificio sanitario.

La struttura organizzativa e formale del reparto è stata studiata in modo da garantire la possibilità di introdurre – in futuro – funzioni differenti e di apportare modifiche nel tempo senza compromettere il concept progettuale. Sussistono, infatti, distinti livelli di flessibilità interna:
• Edilizia: fatta eccezione per gli elementi strutturali, i sistemi costruttivi delle partizioni verticali interne devono consentire modifiche rapide e senza particolari difficoltà per adeguare la struttura alle diverse necessità.
• Funzionalità: lo schema distributivo e l’ubicazione ponderata dei collegamenti orizzontali e verticali consentono di suddividere lo spazio per aree funzionali, senza compromettere la viabilità e i collegamenti generali, conservando, quindi, l’interrelazione tra i diversi servizi e le differenti funzioni.

Rilevante è stata anche l’umanizzazione della struttura, concretizzata nella scelta di mettere la persona e le sue esigenze al centro dell’elaborazione del progetto. Ogni spazio interno viene percepito come un organismo a misura d’uomo, confortevole e accogliente da una parte, comprensibile e fruibile dall’altra. Tale risultato è stato perseguito attraverso una progettazione che garantisse la privacy, il comfort, l’orientamento, la trasparenza, l’informazione e la comunicazione.

Il progetto è sostenibile a 360° prevedendo, infatti, l’adozione di tutti i dispositivi necessari a garantire il contenimento dei consumi, il risparmio energetico (secondo le nuove linee di indirizzo della Regione Emilia-Romagna) e il comfort acustico. Il sistema edificio-impianto nel complesso è stato progettato per consentire il conseguimento delle migliori prestazioni energetiche, tenuto conto che si tratta della ristrutturazione di una sola porzione del secondo piano e non dell’intero plesso sanitario.

ANNO: 2022

PROGETTO: LAVORI EDILI E DI IMPIANTISTICA

GALLERY DI PROGETTO